All’inizio della sua presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, la Polonia ha delineato un’agenda ambiziosa, focalizzata su sicurezza, innovazione tecnologica e rafforzamento del ruolo strategico dell’UE. Tuttavia, i risultati ottenuti evidenziano sia successi significativi sia sfide persistenti.
Sicurezza e difesa:
La presidenza polacca ha posto la sicurezza al centro dell’agenda europea, promuovendo un approccio multidimensionale. La Commissione Europea ha introdotto regole fiscali più flessibili per gli investimenti nella difesa, escludendo tali spese dalla procedura per disavanzi eccessivi.
Innovazione tecnologica:
Durante il vertice digitale di Danzica, la presidenza ha promosso la creazione di “fabbriche di intelligenza artificiale” per rafforzare la sovranità tecnologica europea.
Allargamento dell’UE:
Nonostante gli sforzi, la Polonia non è riuscita a sbloccare i negoziati con Ucraina e Moldova a causa di veti interni, soprattutto da parte dell’Ungheria.
Politiche ambientali:
Il Green Deal si è evoluto verso un “Clean Industrial Deal”, ma persistono dubbi sugli obiettivi climatici al 2040.
Conclusioni:
La presidenza polacca ha spinto l’UE su temi strategici cruciali, ma le tensioni interne ne hanno limitato l’efficacia.
Fonte Core rielaborazione .

