La Commissione europea poche settimane fa ha presentato la proposta per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028–2034, pari a circa €1,76–€2,0 trilioni in impegni (pari all’1,26% del RNL UE medio nel periodo). La struttura passa a 4 grandi capitoli con programmi semplificati e maggiore flessibilità per rispondere a crisi e nuove priorità
Le principali cifre
- Totale proposto: €1.763 trilioni in prezzi 2025 (impegni), di cui €149,3 mld destinati al rimborso del debito NGEU.
- Ripartizione per capitoli (impegni, prezzi 2025):
- Coesione, agricoltura, prosperità e sicurezza: €946,4 mld (53,7%).
- Competitività, ricerca, difesa e spazio: €515,1 mld (29,2%).
- Azione esterna (“Global Europe”): €190,0 mld (10,8%).
- Amministrazione: €104,5 mld (5,9%).
- Nuove risorse proprie (stima annua media): ETS €9,6 mld, CBAM €1,4 mld, e-waste €15 mld, accise tabacco €11,2 mld, Corporate Resource for Europe (CORE) €6,8 mld; più adeguamenti alle risorse esistenti.
- Difesa e spazio: finestra dedicata da €131 mld (quintupla rispetto all’attuale QFP). Migrazione e frontiere: €34 mld (triplicata). Ucraina: possibile sostegno fino a €100 mld nel periodo.
Focus Paesi: dove vanno le risorse (piani nazionali e regionali)
La Commissione ha pubblicato le allocazioni nazionali (prezzi correnti) per i Partnership Plans che unificano coesione, PAC, migrazione/sicurezza e sociale. Tra i principali:
- Polonia: €123,3 mld totali (€112,6 mld generale; €1,9 mld migrazione/sicurezza; €8,8 mld Social Climate Fund). → Maggiore beneficiario UE.
- Francia: €90,1 mld; Spagna: €88,1 mld; Italia: €86,6 mld; Germania: €68,4 mld; Romania: €60,2 mld; Grecia: €49,2 mld.
Cosa significa per la Polonia
- Continuità di leadership tra i beneficiari dei fondi per sviluppo regionale e politiche agricole/sociali; confermato anche da prime reazioni ufficiali che vedono la Polonia “principale beneficiaria” nella nuova proposta.
- Enfasi su innovazione, sicurezza, transizione pulita e infrastrutture tramite il nuovo European Competitiveness Fund e i piani nazionali/regionali, con condizionalità su riforme e obiettivi sociali (quota sociale minima 14%).
Tempistiche attese :
- Seconda metà 2025–2026: negoziati tra Stati membri (all’unanimità) e Parlamento europeo (consenso) su QFP e pacchetto risorse proprie (per queste ultime può servire ratifica nazionale).
- Entro fine 2026: obiettivo politico di accordo su quadro e risorse.
- 2027: adozione finale e atti settoriali.
- 1 gennaio 2028: entrata in vigore del nuovo QFP.
Con la Commissione che si prepara a presentare un bilancio da quasi €2 trilioni, la Polonia si conferma al centro del nuovo ciclo di finanziamenti europei, rafforzando il suo ruolo chiave in settori prioritari come agricoltura, coesione, sicurezza e clima. Il percorso verso l’accordo definitivo sarà lungo e pieno di sfide: dalla ridefinizione delle regole sui fondi UE alla negoziazione tra riluttanti Stati membri, passando per l’approdo dell’assemblea parlamentare.
Fonte : Core rielaborazione .

